
Nell’accingermi ad assolvere l’incarico ricevuto, ho subito pensato che il mio non era o comunque non voleva essere un articolo di fondo, ma solo l’esternazione dei miei ricordi per tutto quanto svolto da parte dei soci fondatori di cui io ora sono rimasto l’ultimo presente al circolo.
Ben cinquantaquattro anni fa e cioè nel 1953 l’allora Rettore Magnifico, senza nemmeno il minimo preavviso, fece intervenire dei mezzi meccanici per rimuovere le strutture del circolo ospitato al di sotto della sede centrale dell’Università.
Si ottenne in sede giudiziale un breve periodo di tempo per portare in salvo tutti i materiali asportabili e subito si cercò di riparare al danno subito ed alla privazione conseguente essendo quello che andava distrutto l’unico circolo tennistico di Perugia e zone limitrofe. Venne pertanto costituito, con atto privato, un gruppo di appassionati ed ex soci per cercare un’idonea sistemazione.
L’iniziativa è apparsa immediatamente di assai difficile risoluzione, sia per i problemi insiti nel piano regolatore allora vigente, sia per l’assoluto disinteresse delle autorità preposte
ai vari enti pubblici.
L’unica associazione che ci aiutò è stata l’Azienda Autonoma del Turismo presieduta allora dal Comm. Mario Spagnoli ed a questa si aggiunse la partecipazione del Coni Regionale preseduto dal Dott. Giorgio Bottelli; dobbiamo proprio a quest’ultimo, in particolare, se si è riusciti a risolvere il problema.
Innanzi tutto si individuò attraverso le conoscenze delle varie persone preposte, il luogo e precisamente nella parte retro della chiesa di S. Pietro sul quale si svolgevano le gare di tiro a segno. La riduzione della distanza da 500 a 50 metri ci favorì e quindi si iniziarono le trattative per ottenere dall’allora detentore intestatario (Demanio Militare) la disponibilità del terreno.
Trattative che portarono alcuni soci fondatori a sottoporsi ad innumerevoli viaggi a Roma onde ottenere in primis il passaggio dal Demanio Militare a quello Civile del terreno: ciò infatti costituiva il fondamento per ottenere la conseguente concessione.
Si perse pertanto moltissimo tempo ma alla fine riuscimmo nell’intento e quindi venne dato inizio alla fase realizzativa. E qui sorsero altre difficoltà, ancora maggiori di quelle finora incontrate, per la mancanza assoluta di fondi e la impossibilità di ottenere finanziamenti, tenuto conto anche che a quei tempi il tennis, specialmente in provincia, era considerato uno sport di pura elite, quindi mal visto da parte di coloro che non lo praticavano.
L’intervento, anche in questa fase dell’Azienda del Turismo e del Coni Regionale ci consentì di iniziare nell’anno 1955 i primi lavori per la sistemazione del terreno e per la costruzione di una piccola club house e dei primi tre campi da gioco.
Si cercò di fare le cose con la massima economia e tutti o quasi prendemmo l’impegno per una fattiva collaborazione. Ricordo bene che alcuni, fra i più giovani fondatori, hanno svolto addirittura opera di manovalanza trasportando i materiali occorrenti per erigere le opere murarie e in specie per la costruzione della prima parte della club house e dei tre campi; ma tutti i fondatori hanno collaborato per rendere possibile la realizzazione dell’opera nel minor tempo possibile.
Dopo due anni era stata portata a termine una prima parte di lavori progettati e senza indugio si dette corso alla costruzione, come già detto dei primi tre campi. Si procedette quindi alla costituzione dell’associazione sportiva e di conseguenza alla sua fondazione avvenuta precisamente il 5 giugno 1957 con rogito notarile.
Seguì una particolare cerimonia di inaugurazione alla quale oltre, i fondatori partecipò una sparuta rappresentanza di futuri soci.
Dopo qualche anno ed a seguito delle decisioni della prima assemblea sociale venne ampliato l’edificio della club house ed aggiunti altri tre campi, successivamente costruita la piscina, mentre, diversamente da quanto pensava l’allora Consiglio, si passò in pochi anni da 50-60 soci a circa 500. Tralasciando quello che poi è avvenuto nei diversi periodi della vita del circolo nei tempi successivi, voglio solo ricordare che sono stati compiuti passi da gigante in campo sportivo ed in poco tempo sfornati grandi giocatori ed addirittura un campione italiano (Francesco Cancellotti) giunto fino al 21° posto della graduatoria mondiale.
Il Circolo altresì ha organizzato le manifestazioni più prestigiose fra le quali un incontro di Coppa Davis, due campionati italiani assoluti, i campionati italiani di seconda e terza categoria e i campionati a squadre di A2, oltre ad altri tornei di notevole importanza, tanto da raggiungere in poco tempo le prime posizioni della graduatoria federale.
Questo in sintesi l’escursus sul Tennis Club Perugia che sorto su di un orto posto nel centro storico nel lontano 1899 è dovuto sottostare a vari spostamenti essendo stato purtroppo sempre ospite di privati cittadini o enti pubblici.
Speriamo che ciò non debba più accadere ma che il TC Perugia nella attuale sede, finalmente come proprietario del terreno, continui ad ospitare sempre più manifestazioni possibili come ad esempio il futuro Challenger 50.000 dollari ATP PERUGIA che con queste parole vi vengo ad annunciare.
Chiudo augurando Buon Tennis a tutti!!